Studi sulla formazione (SSF)

  Vol. 26, n°2, 12/2023

  L’analisi pedagogica e i suoi oggetti: questioni teoriche, metodologiche e prospettive di ricerca (a cura di Monica Ferrari)

 

DOSSIER

• Una breve riflessione sulla complessità della pedagogia oggi. Tra molte specializzazioni e visione unitaria/critica comune, Franco Cambi
• L’analisi pedagogica come oggetto. Spunti di riflessione della comunità scientifica fra teoria e prassi, Monica Ferrari
• Il CIRSE e la tradizione degli studi storico-educativi in Italia. Tendenze storiografiche tra presente e futuro, Dorena Caroli
• Sistemi educativi, orientamento, lavoro. Nuove generazioni e ricerca pedagogica, Pierluigi Malavasi
• Riflessione epistemologica, analisi pedagogica e prospettiva intergenerazionale, Cristian Righettini
• Nel labirinto l’incontro: alle origini della SIPED, Matteo Morandi
• Una ricerca senza oggetti per rimuovere limiti e aprire possibilità, Pietro Lucisano
• La formazione fra creatività ed emergenze, Anita Gramigna
• Quali oggetti di studio e quali prospettive di ricerca per la pedagogia nel tempo delle transizioni umane e digitali?, Maria Luisa Iavarone
• L’analisi pedagogica e i suoi oggetti al tempo dell’Intelligenza Artificiale, Pier Cesare Rivoltella 
• Questioni teoriche e prospettive di ricerca in pedagogia speciale: accomodamento, accessibilità, fruibilità, desiderio, autonomia e orientamento, Roberto Dainese
• La Società Italiana di Educazione Motoria e Sportiva: neurodidattica e ricerca nelle scienze motorie, Francesco Casolo 
• La SIPSE: una società scientifica per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico-educativo, Anna Ascenzi, Elisabetta Patrizi 
• L’analisi pedagogica e i suoi oggetti: cornici teoriche, approcci euristici e prospettive di ricerca. Le coordinate del problematicismo pedagogico, Maurizio Fabbri
• L’oggetto della pedagogia: la differenza generazionale, Rita Casale
• Educational sciences in France. History and current events, André D. Robert
• Pédagogie, pédagogies: perspectives philosophiques, historiques et pratiques contemporaines pour les sciences de l’éducation en France, Céline Chauvigné, Bruno Robbes, Marie Vergnon
• L’histoire de l’éducation en France. Des dynamiques transdisciplinaires dans un champ de recherche éclaté, Renaud d’Enfert

ARTICLES

• La Pedagogia di Aldo Braibanti nei prolegomeni acratici, Ilaria Barbieri
• Posture, psichicità e formazione, Gaetano Bonetta
• Andare in mille pezzi per ritrovare una forma : Lettura, infanzia e la metafora letteraria dello smembramento, Gabriele Brancaleoni
• Formarsi alla felicità: qualche riflessione teorica e pratica, Franco Cambi
• La “paideia” nell’epoca attuale dell’incertezza, Franco Cambi
• Fostering Musical Education through COIL Methodology: A Higher Education Journey, Davide Capperucci, Rossella Certini, Matteo Maienza, Laura Mondéjar Muñoz, Alejandro Soria Vílchez
• Dal digital divide all’inclusione digitale: compiti pedagogici per ridurre le disuguaglianze sociali con le nuove tecnologie, Cosimo Di Bari
• Filosofia dell’esperienza e didattica attiva: l’attualità di Esperienza e Educazione (1938), John Dewey, Giuliano Franceschini
• Vicissitudini dell’identità sessuale in adolescenza: note pedagogiche, Tommaso Fratini
• Crescere e vivere in plurimi livelli di realtà: il ruolo dell’educazione transdisciplinare nell’età infantile e adolescenziale, Maria Rita Mancaniello
• Sul concetto di Dasein, Mario Gennari
• Lou Andreas von Salomé e il fiabesco nel Weihnachtsmärchen, Paolo Levrero
• Las adaptaciones literarias a novela gráfica como recurso didáctico: propuesta para un análisis cualitativo, María Moya García, Davide Capperucci
• La Lingua dei Segni Italiana (LIS) nella scuola: la prospettiva bilingue ed embodied come risorsa inclusiva per alunni sordi e udenti a partire dai contesti educativi zero-sei, Elena Mignosi
• Caso e formazione. Note di pedagogia leopardiana, Michele Zedda

MARGINALIA

• Sulla mentalità fascista che ritorna, Franco Cambi
• Sulla crisi dei saperi umanistici oggi: quattro noterelle, Franco Cambi
• Nota sulla scomparsa di De Bartolomeis e una riflessione su un modello molto alto della pedagogia italiana post-bellica, Franco Cambi

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